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| Mentre Sean Wilson e il figlio tredicenne forzavano la porta della sua casa, Joanne Butler ha temuto che stesse per accadere il peggio. Pertanto, la trentottenne del Leicestershire ha chiamato la polizia per chiedere aiuto. Passato qualche minuto Joanne ha nuovamente contattato le forze dell’ordine ma la sua chiamata è rimasta nelle reti dell’organizzazione della polizia, che l’ha archiviata come un duplicato della prima. Wilson e il figlio sono riusciti a entrare nell'abitazione e l'hanno uccisa barbaramente. Prima, l'hanno colpita alla testa con una calza piena di sassi, poi, quando la donna è caduta a terra, ne hanno sezionato il corpo con un'ascia. La polizia è arrivata ore dopo. Il Daily Mail rivela che la telefonta della vittima è stata sottovalutata e che un ufficiale si è limitato a scrivere sul rapporto che non c'erano agenti disponibili. La famiglia Butler ha annunciato azioni legali contro l'inefficienza dei poliziotti, che negli ultimi mesi avevano ricevuto circa venti chiamate da Joanna, terrorizzata dal vicino alcolizzato (già noto alle forze dell'ordine locali).  Sono senza parole...
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