I Mukenin

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CAT_IMG Posted on 26/2/2009, 18:24     +1   -1
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BAN per giaci93. Non si spamma nelle sezioni non apposite!
 
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CAT_IMG Posted on 27/2/2009, 17:33     +1   -1

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gravo zio!! se lo merita proprio
 
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CAT_IMG Posted on 27/2/2009, 19:11     +1   -1
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Grazie Rufy. ;)
 
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wert95
CAT_IMG Posted on 6/4/2010, 21:53     +1   -1




robert mancano tutti i ninja dell'akatsuki
SPOILER (click to view)
es: konan, pain....
 
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CAT_IMG Posted on 6/4/2010, 21:56     +1   -1
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Aggiungili tu se vuoi. ^_^ :D All'altro 3d hai fatto un ottimo lavoro. :D
 
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wert95
CAT_IMG Posted on 6/4/2010, 21:57     +1   -1




dici quello delle evocazioni??
 
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CAT_IMG Posted on 6/4/2010, 21:58     +1   -1
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Esatto. :D
 
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wert95
CAT_IMG Posted on 6/4/2010, 22:01     +1   -1




ok malo posto domani oggi nn c'ò più testa
 
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CAT_IMG Posted on 6/4/2010, 22:02     +1   -1
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Ok ok, tranquillo. ;)
 
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The Fool
CAT_IMG Posted on 6/4/2010, 23:28     +1   -1




q8uando vuoi
 
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wert95
CAT_IMG Posted on 7/4/2010, 10:00     +1   -1




Mukenin Akatsuki

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Itachi fu promosso dall'Accademia Ninja come primo della classe all'età di 7 anni, a 8 anni padroneggiava già l'abilità innata del clan Uchiha, lo Sharingan, divenne Chunin a soli 10 anni e Capitano della Squadra Speciale e Jonin a 13 anni. Per questi suoi straordinari risultati fu considerato fin da subito un genio, ed una pedina fondamentale per rafforzare i rapporti fra il Clan Uchiha ed il villaggio. Suo fratello minore Sasuke invece lo vedeva come un rivale da superare, anche perché loro padre dedicava sempre molte più attenzioni ad Itachi che a lui. I rapporti fra Itachi e suo padre peggiorarono notevolmente dopo una sua assenza ad una riunione del clan; gli unici a mancare alla riunione furono infatti Itachi ed il suo migliore amico Shisui Uchiha, suicidatosi, almeno in apparenza, proprio durante la riunione. Itachi venne sospettato di aver ucciso Shisui e di averne simulato il suicidio, ma questi rigettò le accuse. Due giorni dopo, mentre Sasuke era assente, Itachi uccise tutti i membri del clan, inclusi suo padre e sua madre. Al ritorno del bambino dagli allenamenti, questi lo trovò in una stanza con ai piedi i corpi senza vita dei genitori. Quando Sasuke gli chiese perché l'avesse fatto, Itachi rispose: "Per testare le mie capacità". Pensando di rischiare la vita, Sasuke fuggì all'esterno, ma Itachi lo raggiunse in un istante, dicendogli che non valeva la pena ucciderlo. Rivelò al fratello di aver effettivamente ucciso Shisui, allo scopo di ottenere lo Sharingan Ipnotico; tale occhio infatti si sviluppa soltanto se si uccide il proprio amico più caro. Inoltre disse a Sasuke: "Mi devi odiare! Devi sopravvivere come un miserabile, continuare a scappare, aggrapparti alla vita. E un giorno presentati davanti a me, con i miei stessi occhi." Da quel giorno, Sasuke si considera un vendicatore, ed è disposto a qualsiasi sacrificio pur di uccidere il fratello.





Kisame Hoshigaki, assieme ad Itachi, è il primo membro di Alba a comparire nel manga. Kisame significa demone squalo, probabilmente in riferimento al suo aspetto fisico, mentre Hoshigaki significa caco essiccato.
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Assieme al partner Itachi tenta di rapire Naruto, per recuperare la Volpe a nove code, ma i due vengono ostacolati da Jiraiya, ed in seguito Itachi spiega che non è ancora il momento di catturare il ragazzino. Kisame ha un aspetto simile a quello di uno squalo,con tanto di branchie sulle guance che gli permettono di respirare sott'acqua, ma non si conosce il motivo di tali sembianze, fin da subito dimostra di essere un uomo capace di godersi la vita anche in missione, come per esempio quando alla sua prima apparizione suggerisce ad Itachi "era da tempo che non venivate qui, che ne dite di berci un bel the verde prima di iniziare la missione?"[citazione necessaria] o quando si dispiace per la morte di Tobi, unico membro alba a portare un po’ di allegria, il che è paradossale comparato alla sua indole aggressiva che lo porta a raschiare parti di esseri viventi con la sua arma, (per non far scappare Naruto voleva tagliargli una gamba, poi ci ripensa e dice che è meglio tagliarli un braccio per impedirgli l'utilizzo delle tecniche[citazione necessaria]).

Proviene dal Villaggio della Nebbia, e appartiene al gruppo dei Sette spadaccini della Nebbia com'era anche Zabuza Momochi, tuttavia quando parla con Kakashi della vittoria ottenuta contro Zabuza lo chiama "il piccolo Zabuza" il che fa pensare che la sua forza sia infinitamente superiore a quella del demone della nebbia, alla risposta di Kakashi ribatterà "allora siete una persona che vale la pena raschiare". Prima di tradire il villaggio era soprannominato "il fantasma del villaggio della nebbia", probabilmente in riferimento al suo aspetto anomalo, o al fatto che fosse capace di respirare sia in superfice che sott'acqua, e di conseguenza quasi inafferrabile come un fantasma. La sua arma è la spada Samehada ("Pelle di squalo"); a differenza delle spade normali, la Samehada è ricoperta di scaglie che raschiano l'avversario, ed ha la capacità di assorbire il chakra.
Come per Kakuzu e Hidan probabilmente ci sarà una ragione anche per la coppia Kisame/Itachi, vediamo infatti più volte Itachi impartire a Kisame l'ordine di ritirata o di calmarsi quando la situazione si fa critica, si presume dunque che il calmo ed impassibile Uchiha, proprio per queste sue qualità sia stato messo in squadra con l'impulsivo Kisame.





Sasori della Sabbia Rossa, letteralmente "scorpione", fu il primo partner di Deidara e inizialmente di Orochimaru. È un abilissimo marionettista e un mukenin del Villaggio della Sabbia.
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Sasori abbandonò il villaggio 20 anni prima rispetto al tempo in cui si svolge la storia, anche se non se ne conosce il motivo. Dopo la morte dei genitori,apprese le tecniche del marionettista dalla nonna e costruì 2 marionette con sembiaze dei genitori,le prime da lui create. Qualche tempo dopo aver lasciato il Villaggio entrò a far parte di Alba e fu messo in coppia con Orochimaru. Dopo che questi lasciò l'organizzazione Sasori divenne compagno di squadra di Deidara, ma portò sempre rancore e rabbia verso il suo ex-compagno. Tra le persone trasformate in marionette vi sono il Terzo Kazekage, e Sasori stesso, oltre a tutti gli avversari sconfitti da Sasori nel corso degli anni. Egli infatti ha abbandonato il suo corpo mortale per diventare una marionetta, ma è stato costretto a lasciare intatto il suo cuore per controllare il chakra; questa parte è coperta da un talismano con su scritto Scorpione, il suo unico punto debole. È proprio colpendo quel punto che Chiyo riesce ad ucciderlo, trafiggendo il suo cuore con i burattini dei genitori del ninja.
Sasori è un maestro nell'ambito delle marionette. Sua nonna Chiyo, gli insegnò l'arte del marionettista fin dalla tenera età, e questi creò moltissime marionette durante la sua vita, per un totale di 298, riuscendo a controllarne cento in una volta sola. Prima di lasciare il villaggio, Sasori creò le marionette che Kankuro usa durante la serie: Kuroari, Karasu e Sanshuo. Sasori è anche molto abile a creare veleni; il suo veleno uccide l'obiettivo in soli tre giorni dopo una lunga sofferenza: Sasori ha aggiunto questo veleno a quasi tutte le armi delle sue marionette, rendendo ogni colpo potenzialmente letale per il suo avversario. L'unica persona che riesce a sviluppare un antidoto a questo veleno è Sakura, che comunque riesce a produrne solo tre dosi a causa della scarsità degli ingredienti.
Nonostante Sasori abbia almeno una trentina d'anni, mantiene l'aspetto di un adolescente. Il giovane aspetto di Sasori è il risultato della sua costruzione: gran parte del suo corpo è infatti composto da una marionetta. Al posto dello stomaco ha uno spesso cavo arrotolato attorno ad un'asta, che Sasori può usare come "pungiglione" e ritirarlo se necessario. Attaccata sulla schiena porta quattro rotoli di pergamena; uno viene utilizzato per evocare il suo esercito di marionette umane; un secondo per evocare vampate di fuoco e l'altro, (presente solo nell'anime) getti d'acqua molto potenti, entrambi gli attacchi sono sprigionati da delle bocche poste sulle mani. Nella parte destra del suo petto è presente un meccanismo che gli permette di rilasciare numerosi fili di chakra per comandare centinaia di marionette, dandogli un enorme vantaggio sugli altri marionettisti. proprio dietro alle spalle sono posizionate delle lame che il marionettista può far roteare ad alta velocità rendendole letali, infatti Sasori fece a pezzi una roccia con questo attacco indirizzato inizialmente a sua nonna Chiyo. La parte sinistra del petto, invece, è l'unica parte ancora umana di Sasori. Il cuore, infatti, deve restare umano perché è la parte del corpo adibita al controllo del chakra. Nel caso di Sasori il cuore risiede all'interno di un dispositivo di forma cilindrica.
Dal momento che il cuore di Sasori è l'unica parte ancora vivente, il suo corpo-marionetta è praticamente indistruttibile. Quando viene rotto in pezzi, lui può ricomporsi facilmente o trasferire il cuore in altre marionette nel caso in cui il suo corpo attuale sia danneggiato o incapace di muoversi.









Deidara è un mukenin del Villaggio della Roccia ed è stato il partner di Sasori, fino alla morte quest'ultimo, ed in seguito di Tobi.
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Egli ha molto rispetto per il suo compagno Sasori che chiama Maestro ed ammette anche che questi sia più forte di lui. Deidara è un uomo, sebbene nel manga sia stato inizialmente confuso da molti con una donna, soprattutto per via della sua "acconciatura".
Deidara considera la sua tecnica un'arte ed ogni sua bomba uno dei suoi capolavori; una delle sue frasi preferite è: "L'arte è un'esplosione". Deidara e Sasori litigano spesso su quale possa essere una vera forma d'arte: Deidara sostiene che essa sia rapida, come un'esplosione, mentre Sasori ritiene che la bellezza risieda nell'immortalità come quella delle persone che lui trasforma in marionette. Il personaggio è ispirato all'artista di avanguardia giapponese Taro Okamoto; la frase che Deidara pronuncia nello scontro con Gaara, "L'arte è un'esplosione", è effettivamente di Okamoto. Inoltre una delle sculture del giapponese, La Pagoda del Sole, è estremamente simile ad uno degli oggetti esplosivi di Deidara. Deidara va così fiero della sua arte che non è in grado di accettare che qualcosa possa sconfiggerla e questo lo porta ad essere troppo sicuro di sé in battaglia.
All'inizio della seconda serie il membro di Alba, assieme al suo partner, attacca il Villaggio della Sabbia per rapire Gaara ed ottenere il demone tasso monocoda. Durante il combattimento con Gaara, il suo braccio sinistro viene stritolato dalla Gabbia di Sabbia del Kazekage; tuttavia, riesce comunque a battere il ragazzo trasformando un po' della sua stessa sabbia in esplosivo. Perderà in seguito anche il braccio destro nello scontro con Kakashi, che utilizza il suo nuovo Sharingan Ipnotico. Sebbene tenti di eliminare tutti quanti facendo esplodere una sua copia, Kakashi riesce a farlo sparire con il suo occhio, salvando se stesso ed i suoi compagni. Più tardi Deidara cerca il suo anello, perso durante lo scontro, e, sia Zetsu che Tobi, si dicono sorpresi di vederlo ancora vivo nonostante la morte di Sasori. Da quel momento in poi Deidara fa coppia con il nuovo membro Tobi, assieme al quale cattura il demone a tre code Sanbi. Nel frattempo ha anche recuperato l'uso delle braccia, grazie ai poteri di Kakuzu. Dopo la morte di Kakuzu e la scomparsa di Hidan Deidara decide di farla pagare a Naruto e Kakashi per il combattimento perso precedentemente ed a Sasuke per aver ucciso Orochimaru poiché avrebbe voluto ucciderlo lui stesso. Il primo che incontra è Sasuke con il quale inizia un tremendo combattimento, tuttavia non riesce a batterlo e, per cercare di finirlo, utilizza la sua tecnica finale: l'autodistruzione. Si scoprirà che la sua morte non è servita a nulla perché Sasuke, entrando nel corpo di Manda, riesce a sopravvivere all'esplosione.




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Al momento non si sa molto riguardo Zetsu, tranne la sua funzione di spia per Alba. La sua testa è avvolta da una grande pianta carnivora. La metà destra della sua faccia e del suo corpo è nera, mentre l'altra metà è bianca. I suoi occhi sono senza pupille e sembrerebbero avere un potere simile o superiore al Byakugan. Egli ha la capacità di mimetizzarsi perfettamente in ogni ambiente. Lo stesso Kakashi non è in grado di accorgersi della sua presenza[32]. vista la sua affinità con le piante potrebbe persino conoscere l'arte del legno. La sua prima apparizione risale alla fine della prima parte del manga, quando sta spiando lo scontro fra Naruto e Sasuke. Nella seconda parte è lui ad avvisare gli altri membri di Alba che il Team Gai e il Team Kakashi si stanno avvicinando per salvare Gaara, rapito da Deidara e Sasori. Possiede una doppia personalità, al punto che le due metà di colore diverso conversano tra loro. Si rivela essere un cannibale, in quanto divora il corpo utilizzato da Kisame per combattere il Team Gai. Viene incaricato dal leader di recuperare gli anelli di Sasori e Deidara, ritenuti morti, e si occupa inoltre di recuperare il corpo del portatore di Nibi, il Gatto a due code, appena catturato da Hidan e Kakuzu. Assiste allo scontro tra Deidara e Tobi contro Sasuke ed è lui a portare la notizia della morte di Deidara ed, erroneamente, la notizia della morte di Sasuke e di Tobi agli altri membri di Alba.






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Tobi apparentemente è la persona dietro alle azioni di Alba; si riferisce a se stesso come Madara Uchiha e si rivolge a Pain come al "loro capo", come se in realtà fosse qualcuno di esterno all'organizzazione. Tuttavia dà ordine a Pain di affrontare Naruto per catturare la Volpe a Nove Code. Porta sempre una maschera arancione, con un foro in corrispondenza dell'occhio destro, la cui superficie è spiraleggiante verso il foro stesso; inizialmente il ninja si finge uno dei subordinati di Zetsu, sperando di divenire membro effettivo di Alba. Dopo la morte di Sasori, Tobi recupera il suo anello e prende il suo posto, diventando il nuovo partner di Deidara: i due in team catturano insieme il Sanbi, il demone a tre code. A differenza di tutti gli altri membri di Alba, seri e composti, Tobi è simile come carattere a Naruto Uzumaki, comico e con la testa fra le nuvole: questo suo comportamento irrita molto il suo compagno Deidara e spesso i litigi fra i due diventeranno nel manga vere e proprie scenette comiche; nonostante ciò, Tobi rispetta molto il partner arrivando a chiamarlo con il titolo onorifico di Deidara-senpai. Durante lo scontro fra Deidara e Sasuke, Tobi viene trapassato dalla spada di quest'ultimo, senza però riportare alcun danno apparente: Tobi si affloscia a terra, ma si rialza subito dopo. Sembra che Tobi conosca molto bene le tecniche di Deidara; quando questi infatti parla del suo C4 Tobi ne sembra terrorizzato soltanto all'idea. Sempre in questo duello, Tobi nasconde le mine-bomba del gigantesco drago di argilla di Deidara sotto terra; tuttavia non si riesce a comprendere come il ninja riesca a posizionare sotto terra le mine senza fare nemmeno una buca. Tobi si tiene poi in disparte per il resto dello scontro, rimanendo però coinvolto nell'esplosione derivante dal suicidio di Deidara. Ritroviamo Tobi nel capitolo successivo, sopravvissuto all'esplosione di Deidara, pare trasformato nel comportamento; Tobi afferma che il suo vero nome è Madara Uchiha, affermazione confermata dal fatto che dal buco della sua maschera s'intraveda lo Sharingan, abilità innata esclusiva del clan. La frase riportata all'inizio di questa sezione è fondamentale per comprendere la vera identità di Tobi; tuttavia essa ha generato parecchia confusione fra i fan, in quanto la frase si può tradurre con "Il vero potere dello Sharingan... il mio potere, il potere di Madara Uchiha!"; il dimostrativo Kono, in questo caso, riferito ad un nome proprio, è tipico di una parlata arrogante e piena di sé ed indica che la persona che sta parlando è il soggetto della frase; Tobi in questo caso si sta quindi riferendo a se stesso come Madara Uchiha. Il nome "Madara Uchiha" era già stato nominato nel corso della conversazione fra Sasuke e la Volpe a Nove Code avvenuta all'interno della mente di Naruto Uzumaki. Nel corso di un'altra conversazione, Jiraiya rivela che Madara è il fondatore del Clan Uchiha e che in passato era stato sconfitto dal Primo Hokage presso la Valle della Fine, inoltre Jiraiya stesso afferma che la Volpe a Nove Code sia stata evocata in questo mondo, contro Konoha, proprio da Uchiha Madara. Non si sa se gli altri membri dell'Organizzazione, oltre a Pain ed a Konan, siano a conoscenza di questa affermazione; tuttavia sembra di no, in quanto Zetsu afferma che Tobi era morto a causa dell' esplosione di Deidara; Pain, consapevole che non era così, afferma che il posto di Tobi potrebbe essere preso da un qualunque altro ninja.









Hidan proviene da un villaggio ancora sconosciuto (dal simbolo sul coprifronte potrebbe trattarsi del Villaggio della Pioggia o dell'Erba), sostiene di essere il ninja con gli attacchi più lenti all'interno dell'organizzazione Alba ed è immortale.
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La prima sillaba del nome Hidan è anche il simbolo di hisha, la torre dello shogi; lo stesso vale per il nome del suo compagno Kakuzu. È molto spaccone, ma anche molto religioso, poiché crede in una religione dedita all'assassinio ed al massacro: lo Janshinismo. Porta con sé un'arma simile a una falce a tre lame, che utilizza lanciandola contro l'avversario, per poi recuperarla con una corda. Lo scopo di tale arma è semplicemente ferire il nemico; infatti ingerendone il sangue ed eseguendo un rituale speciale, Hidan è in grado di trasferire tutti i danni subiti dal suo corpo a quello dell'avversario.
Hidan è un mukenin di un villaggio sconosciuto ed è il penultimo arrivato in Alba, prima di Tobi. Diversamente dagli altri membri del gruppo, Hidan non sembra portare molto rispetto al Capo dell'Akatsuki. È il partner di Kakuzu, nonostante sia evidente che non si piacciano. Kakuzu non sopporta il lento stile di combattimento, i rituali ed i discorsi di Hidan. Hidan, a sua volta, detesta il fatto che Kakuzu combatta solo per denaro. Hidan stesso ha espresso il desiderio di morire ma non può. Ogni volta che affronta degli avversari, dichiara apertamente che spera che siano abbastanza forti da ucciderlo.
Nella loro ultima missione, Hidan e Kakuzu hanno catturato il demone Nibi, che è stato in seguito portato via da Zetsu. Subito dopo sono entrati nel Paese del Fuoco alla ricerca di un altro bersaglio. Qui hanno attaccato un tempio ed ucciso i monaci, per riscattare la taglia posta su uno di essi. Tuttavia, mentre Kakuzu incassa il denaro, Hidan viene assalito da un team di 4 ninja inviato dal Villaggio della Foglia, in cui appaiono Asuma Sarutobi e Shikamaru Nara. Asuma viene preso di mira dalla tecnica di Hidan ma Shikamaru riesce a liberarlo facendo uscire il ninja di Alba dal simbolo del Jashin con la Tecnica del Controllo dell'Ombra. Asuma riesce così a tagliare la testa di Hidan, che tuttavia viene ricucita poco dopo da Kakuzu, senza che il ninja abbia subito alcun danno grave. Catturato nuovamente dalla tecnica di Hidan, Asuma viene ferito a morte; il resto del team riesce a salvarsi in quanto la coppia di ninja ricercati viene richiamata dal capo di Alba per sigillare i demoni Nibi e Sanbi. Shikamaru decide allora di vendicare il suo maestro con l'aiuto di Choji e Ino, ai quali si unirà anche Kakashi. Dopo aver separato Hidan da Kakuzu, Shikamaru lo affronta da solo. Dopo averlo intrappolato con la Tecnica dell'evocazione delle Ombre lo fa esplodere in pezzi con delle carte esplosive, dopodiché lo seppellisce nella foresta del suo Clan, per sempre.

Hidan si autoproclama il membro di Alba con la velocità di attacco più lenta. Porta con sé un'arma a tre lame che utilizza lanciandola contro l'avversario, per poi recuperarla con una corda. Nonostante sia il più lento, sa maneggiare la sua falce abbastanza velocemente per colpire anche i Jonin più esperti. Lo scopo delle tre lame sulla falce non è quello di aumentare il potere di attacco ma di aumentare le sue chance di ottenere del sangue nemico.

Hidan è apparentemente immortale: pur essendo stato ferito diverse volte, non è mai morto. È anche sopravvissuto alla propria decapitazione per mano di Asuma Sarutobi e, nonostante questo, ha mantenuto la capacità di parlare; non era tuttavia in grado di controllare i movimenti del proprio corpo. In tale circostanza, Kakuzu aveva utilizzato le fibre nelle sue braccia per ricucire la testa di Hidan. Sebbene possa guarire da ferite mortali, è necessario qualche tempo affinché sia in grado di ristabilirsi completamente, come afferma Kakuzu quando lo avverte che la sua testa sarebbe potuta cadere di nuovo se non avesse fatto attenzione. L'immortalità di Hidan è la ragione principale per la quale è stato messo in squadra con Kakuzu: come quest'ultimo spiega infatti, la sua rabbia tende a fargli dare il meglio di sé in certe occasioni ed ad uccidere chiunque nelle vicinanze, incluso il proprio compagno di squadra. Ovviamente Hidan si rivela il miglior tipo possibile di compagno di squadra per lui. Ciò torna anche utile in battaglia, dal momento che Hidan può distrarre l'avversario mentre Kakuzu attacca da dietro con un potente jutsu senza timore di uccidere il proprio partner.
In un combattimento serio, Hidan disegna un triangolo inscritto in un cerchio con il suo sangue. Dopo averlo disegnato e aver ingerito un po' del sangue dell'avversario, ottenuto anche solo con una ferita, Hidan si posiziona all'interno del cerchio e subisce una trasformazione. Gran parte della sua pelle diventa di colore nero, con linee bianche che appaiono all'incirca nelle stesse posizioni delle sue ossa. Una volta che il rituale è completato, Hidan ed il suo avversario sono collegati; qualsiasi danno inflitto a lui viene automaticamente inflitto anche al suo avversario, come se fosse una bambola voodoo. Durante il rituale, Hidan usa l'asta della sua falce per infliggere ferite più precise. Nonostante le ferite siano dolorose anche per lui, Hidan sembra essere un masochista che gode del dolore. Gli piace giocare con i suoi avversari infliggendo ferite dolorose ma non letali. Inevitabilmente, Hidan uccide infine il suo avversario trapassandosi il petto, senza lasciare scampo. Questo è anche il metodo usato per uccidere Asuma Sarutobi. La debolezza della tecnica è che funziona solo quando Hidan si trova all'interno del cerchio; se esce dal simbolo infatti si rompe il collegamento ma non la tecnica. La trasfomazione di Hidan rimane, permettendogli di ristabilire il collegamento reingerendo il sangue e rientrando nel cerchio.

Hidan crede nel Jashinismo, una religione che loda la carneficina. Jashin è anche il nome della divinità di questa religione. Nel Jashinismo, qualsiasi cosa che non sia la distruzione totale è considerata un peccato. Per questo motivo, dover catturare il Gatto a Due Code vivo, non era qualcosa che lo rendeva felice, soprattutto dopo aver cominciato la battaglia. Essendo molto religioso, Hidan rifiuta di combattere il Nibi (demone a due code) senza aver pregato prima. Hidan possiede un medaglione con un triangolo rovesciato inscritto in un cerchio che porta attaccato a una collana di perle; lo stesso simbolo è usato durante il rituale di combattimento. Prima di una battaglia, Hidan rivolge delle preghiere al suo dio, e chiede niente meno che un uccisione. Dopo la battaglia, il ninja compie una cerimonia stendendosi a terra dentro il simbolo per circa trenta minuti.









Kakuzu è un ninja traditore del Villaggio della Cascata ed il partner di Hidan.
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Kakuzu è il personaggio che fino ad ora ha vissuto più a lungo, essendo in vita sin dai tempi del Primo Hokage e avendo combattuto contro di lui. È il tesoriere di Alba, colui che amministra le casse dell'organizzazione, ed è molto avaro, poiché pensa sempre al profitto di ogni azione. Lui e Hidan sono considerati gli "zombie twins", ovvero i gemelli zombie in quanto entrambi immortali. Si scopre, appunto, che Kakuzu possiede cinque cuori e che per essere ucciso ne debba perdere completamente l'uso; cuori che lui stesso vanta di aver strappato ancora palpitanti dal corpo delle sue vittime. Inoltre usa un gran numero di tecniche elementali, oltre ad allungare le braccia tramite quelli che sembrano fili di ricucitura. Viene abbattuto da Naruto con il Rasenshuriken e ucciso da un Raikiri di Kakashi.

Hidan e Kakuzu non sembrano piacersi molto, Kakuzu non sopporta il lento stile di combattimento, i rituali e i discorsi di Hidan. Hidan, a sua volta, detesta il fatto che Kakuzu combatta solo per il denaro. La ragione per cui Kakuzu ha come partner Hidan è perché si arrabbia facilmente, e quando è infuriato Kakuzu uccide tutti quelli che gli stanno attorno, amici o nemici. Per questo motivo Hidan è il compagno perfetto per Kakuzu, perché non può morire. Lo stile di attacco indiscriminato di Kakuzu rende Hidan un ottimo compagno nel combattimento, dal momento che Kakuzu non deve preoccuparsi di non colpire Hidan sfruttando la sua immortalità.
Kakuzu è avido e spesso sceglie i suoi obiettivi in base al profitto che ne può ricavare, cosa che il suo partner non sopporta. Ritiene che il denaro sia l'unica cosa importante nel mondo e che non gli importa se dovrà andare all'inferno perché è lì che porta il denaro. Per questa sua visione del denaro si riferisce a se stesso come il tesoriere di Alba. Dalla sua relazione amichevole con il funzionario delle taglie, sembrerebbe che riscuota taglie piuttosto frequentemente, e lo fa anche in diverse occasioni durante le sue missioni, altra cosa che fa infuriare Hidan.
Nonostante la sua ossesiva personalità e violenta rabbia, Kakuzu è molto più cauto del suo partner, lo avverte frequentemente di non abbassare la guardia e poi lo rimprovera quando inevitabilmente lo fa. Kakuzu si dimostra essere anche un abile stratega, caratteristica attribuibile alla sua età, e quindi alla sua enorme esperienza in battaglia. È anche molto più bendisposto a prendere ordini, per esempio quando il Capo di Alba gli ordinò di ritirarsi dal combattimento contro Asuma e il suo team, Kakuzu obbedì immediatamente mentre Hidan protestò, nonostante la considerevole taglia sulla testa di Asuma Sarutobi. Tuttavia, sembra dimenticare lo scopo dell'Akatsuki quando è infuriato, come quando cercò di uccidere Naruto, nonostante il bisogno di Alba di catturarlo vivo.
Nell'ultima missione, i due avevano catturato Nii Yugito, la Forza Portante del Gatto a Due Code (Nibi), ed in seguito erano entrati nel Paese del Fuoco per attaccare un monastero. Una volta sconfitto un monaco di nome Chiriku, si erano diretti verso un centro di riscossione delle taglie per incassare la taglia di 3 milioni di ryo sulla testa del monaco. Qui affrontarono un team della nuova forza di combattimento Niju Shotai, formato da Asuma Sarutobi, Shikamaru Nara, Izumo Kamizuki e Kotetsu Hagane. Durante questo scontro Asuma morì per mano di Hidan. Il Team 10, allora, con a capo Kakashi Hatake, decise di vendicare la morte del maestro. Durante il combattimento Kakuzu viene affrontato da Kakashi, il quale riuscì a distruggere uno dei suoi cinque cuori mentre un altro gli venne fatto fuori involontariamente dal suo compagno Hidan. Quando ormai le cose si stavano mettendo male per Kakashi, Ino e Choji, arrivò in loro soccorso il Team 7 capeggiato da Yamato. Naruto decide di affrontare il nemico da solo con il suo nuovo jutsu, il RasenShuriken. Durante il primo attacco Naruto rischia la vita non riuscendo a colpirlo, viene tuttavia salvato da Kakashi che interferisce nella tecnica di estrazione del cuore con il Raikiri, e da Yamato che allontana Kakuzu dal gruppo tramite il suo Mokuton. Nel secondo attacco Naruto si fa più deciso, Kakuzu decide invece di aumentare ancora il raggio del suo attacco tramite il chakra, svelando così la sua ultima forma. Naruto si dirige insieme alle proprie copie create con la moltiplicazione del corpo verso il nemico, crea il secondo RasenShuriken, ma Kakuzu si rivela estremamente più veloce e agile, distrugge tutte le copie e sferra un attacco letale contro Naruto, ma si rivela anch'egli una copia: quello vero infatti, sorprendendo anche il suo maestro, ha creato un terzo RasenShuriken, ingannando il nemico, anche se con un enorme dispendio di forza, sopraggiunge quindi alle spalle del mebro di Alba e con un attacco devastante distrugge gli ultimi suoi tre cuori supplementari; poi cade a terra senza più forze. Quando Kakashi raggiunge Kakuzu per dargli il colpo di grazia questi si domanda come un gruppo di "bambini" lo abbia potuto sconfiggere per sempre, Kakashi gli risponde che il futuro del villaggio sta nei giovani, i "bambini" che lo hanno sconfitto, essi sono quel che va protetto costantemente perché loro daranno il proseguimento, e non coloro che, come Kakuzu non lasciano mai la propria vita e non danno spazio all'avvenire.
Kakuzu possiede una struttura fisica unica che consiste di spesse fibre nere. Lui può controllare queste fibre con la volontà e queste corrono per tutto il suo corpo tenendolo insieme come una bambola i stracci. Questa struttura fisica unica gli permette di integrare nel suo corpo organi estranei, a condizione che questi siano ancora in funzione quando li prende. Kakuzu usa questa abilità per integrare i cuori di altre persone nel proprio corpo, prolungando la propria vita indefinitamente. Lui tiene una scorta di cinque cuori in ogni momento, rendendo la probabilità che tutti questi smettano di funzionare praticamente nulla. I quattro cuori extra di Kakuzu sono associati a quattro maschere poste sulla sua schiena, ognuna rappresentante un animale demoniaco (un'aquila, un leone, e un bue sono quelli che si vedono). Quando uno dei cuori si consuma naturalmente o viene distrutto, può semplicemente rimpiazzarlo. La quantità di tempo per la quale Kakuzu ha continuato a sostituire i propri cuori non viene detta, ma il fatto che abbia combattuto con il Primo Hokage in un certo momento significa che ha almeno settant'anni.
Oltre a garantirgli un'effettiva immortalità, il corpo fibroso di Kakuzu gli permette di riparare le proprie ferite o di attaccare dalla lunga distanza allungando le fibre attaccate agli arti. Le fibre di Kakuzu possono anche essere usare per riattaccare arti o altre parti del corpo (come la testa) che si sono staccate dal corpo degli altri nuovamente al loro corpo. Apparentemente non c'è limite alla quantità di fibre che Kakuzu può creare, infatti si trasforma in un enorme creatura simile a un ragno poco prima di essere sconfitto.
La più potente abilità di Kakuzu sta nella manipolazione del chakra. Avendo quattro cuori in più Kakuzu è in grado di manipolare il chakra in ognuno di essi, permettendogli di utilizzare tutti i tipi di elementi in attacco. Riesce a farlo separando le quattro maschere dal suo corpo che si trasfomano creature simili ad animali fatte di fibre capaci di utilizzare uno specifico elemento: l'aquila usa il vento, il leone usa il fuoco e il bue usa il fulmine. Questi maschere possono anche attaccare insieme combinando i loro attacchi elementali.
Infine, Kakuzu conosce una tecnica di Terra che gli permette di indurire il proprio corpo incrementando la sua resistenza e rendendolo invulnerabile a qualsiasi attacco fisico. Di conseguenza, solo il Taglio del Fulmine di Kakashi Hatake è stato in grado di battere quella tecnica, e ciò è dovuto alla naturale debolezza della Terra contro il Fulmine.









Konan è l'unica donna parte dell'organizzazione, e lavora in coppia con Pain.
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Il suo nome è composto da due Kanji, che significano rispettivamente "piccolo" e "Sud".
Non sembra indossare un coprifronte, quindi il suo villaggio è ancora sconosciuto. Ha i capelli blu ornati con un fermaglo a forma di fiore ed un piccolo piercing sotto le labbra. Konan si rivolge a Pain dandogli del tu. Il piercing sotto le labbra contrasta con la sua evidente femminilità, visibile dal fiore tra i capelli, dal tono con cui si rivolge a Pain e a Tobi ed alla posa elegante e composta che caratterizza la prima immagine in cui essa viene mostrata per intero accanto a Pain. Konan possiede l'abilità di potersi trasformare in tanti foglietti di carta, i quali si piegano seguendo il fiore che porta in testa; quando questo si tramuta da rosa di carta ad una farfalla, anche gli altri fogli seguono il suo esempio, nonostante tale tecnica sembri innocua e nonostante la stessa Konan si sia fino ad ora dimostrata molto computa e tranquilla, la kunoichi dispone in realtà di una forza forse paragonabile a quella dei sannin. Un esempio ci è dato dal fatto che Pain, accortosi dell'intrusione di Jiraiya, invii sul posto Konan. Nel capitolo 372 viene rivelato che Konan è una dei tre orfani di guerra del Villaggio della Pioggia che Jiraiya, dopo essere stato risparmiato da Hanzou, decide di accudire fino alla loro completa indipendenza. I nomi dei tre orfani sono Konan, Nagato e Yahiko. Fin da piccola Konan dimostra di essere molto educata e gentile e di avere un innata abilità e passione per gli origami: lo stesso Jiraiya la definiva amorevolmente una "bambina speciale". Da piccola usava come armi i suoi origami, che in combo con Pain divenivano lame molto affilate; da adulta si mostra capace di modellare il suo corpo come carta e di usare molti più shuriken alla volta, oltre a sapersi creare delle vere e proprie ali con la carta, divenendo simile ad un angelo. Da bambina ad adulta il suo carattere non è cambiato, è soltanto divenuto meno infantile, inoltre ora vede Pain come una sorta di dio, e crede di essere una sorta di angelo messaggero di questo suo dio.









Pain è il capo di Alba; quando era giovane, Pain, conosciuto all'epoca con il nome di Nagato, era rimasto orfano assieme a Yahiko e Konan, a seguito di una delle grandi guerre del Villaggio della Pioggia.
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I tre avevano successivamente incontrato Jiraiya, che li aveva presi sotto la sua custodia per tre anni, insegnando loro il ninjutsu di base.. Subito dopo l'incontro con Jiraiya, Nagato era riuscito ad attivare la propria abilità innata (il Rinnegan) per poter salvare Yahiko dall'attacco di un ninja nemico del Villaggio della Roccia. L'uccisone del ninja, però lo aveva subito sconvolto. Jiraiya, poco dopo, lo aveva confortato. Tre anni dopo Jiraiya li aveva lasciati affinchè i tre seguissero per la propria strada. Secondo alcune notizie che aveva ricevuto, i tre avevano ucciso ogni persona che si era messa sulla loro strada. Pain, ormai diventato capo di Alba, non mostra più alcuna traccia dell'affetto che aveva per il suo ex-maestro.
Pain è visto dai ninja suoi sottoposti come una sorta di divinità, principalmente per essere riuscito a sconfiggere le resistenze del precedente regime instaurato nel Villaggio della Pioggia ed ad ucciderne il vecchio leader, Hanzo personalmente. Con la fine della guerra civile, Pain utilizza il Villaggio come base per le operazioni di Alba, dove risiede assieme alla sua partner Konan. Nel manga viene mostrato che Pain possiede sei corpi che può cambiare mediante l'utilizzo di una particolare macchina; nei due corpi sinora mostrati, le caratteristiche fisiche che permangono nonostante la modifica del corpo sono: un gran numero di piercing (sebbene disposti in modo diverso) e gli occhi dotati di Rinnegan. Ognuno dei corpi ha uno scopo specifico.
É Pain l'unico che sa utilizzare la tecnica per estrarre i cercoteri dai loro contenitori: la Tecnica di confinamento: Sigillo dei Nove Draghi ( Fūin Jutsu: Genryū Kyū Fūjin). Un'altra delle pochissime abilità conosciute di Pain è la Tecnica Mutaforma ( Shōten no Jutsu?). Grazie a dei sacrifici umani, Pain può creare e controllare dei cloni, che possono essere utilizzati per combattere il nemico senza alcun coinvolgimento diretto.

Tutti i mukenin che ho esposto sono di livello S cioè il più alto nella scala, molto pericolosi e da evitare.
 
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The Fool
CAT_IMG Posted on 7/4/2010, 11:34     +1   -1




bellissima l'immagine di itachi
SPOILER (click to view)
e quella di conan è sbav
 
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CAT_IMG Posted on 7/4/2010, 14:59     +1   -1
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Ottimo articolo Alessandro. :)
 
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